domenica 26 settembre 2010

Moravia: non fate votare le donne

Il pensiero del giovane liceale Moravia, in una lettera alla zia.

di Alberto Moravia

Cara zia, scusami di non averti scritto prima; ma anche io ho avuto una leggera influenza ....................................

ma come t’ho detto l’Annalia è molto buona e molto ingenua: questa seconda qualità è abbastanza infrequente tra le signorine moderne: esse, o hanno fatto molto, o almeno, sanno molto; l’Annalia, per me, (...) è l’archetipo delle signorine della borghesia italiana; se vuoi tutta la mia opinione, ti dirò che sono quelle signorine lì che diventano in maggior numero tra tutte, buone madri e buone mogli; ma non è ad esse che si può elargire il voto politico.

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ora io penso che l’ingenuità d’anima sia molto diffusa tra le donne italiane anche tra quelle che non sembrano averla; infatti io ho conosciuta una signorina priva di moralità, ma nel fondo dell’anima, ingenua; ora questo vuol dire che noi siamo un popolo giovane e pieno di risorse .................

in Francia invece, dove c’è un popolo vecchio, le donne nascono piene di malizia e pronte a l’immoralità; per darti un esempio io ho conosciuto una signorina francese che all’età di 15 anni aveva già avuto molti amanti; e il primo l’aveva avuto all’età di 12 anni ed era l’amante della madre; ..............

riconosco che questo caso è un poco eccezionale ma soltanto un poco! ..........

Del resto, a dirti quel che penso, per me la morale non è né una verità né un bisogno; è un pregiudizio;
quella signorina francese non aveva né il pregiudizio né alcun freno di ragione alla sua infantile bestialità; ora è tisica.
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i greci antichi per esempio consideravano onorato mestiere, quello della cortigiana che era consacrata quale sacerdotessa di Venere, con delle cerimonie solenni e oscenamente simboliche, essi ammettevano anche gli amori degli efebi; e durante il medio evo i signori avevano il diritto della prima notte sulle novelle spose dei loro sudditi, e i sudditi trovavano ciò molto naturale; tale è la mia opinione.

testo integrale: ilRiformista.it

sabato 18 settembre 2010

Basta la parola è arrigoni ? No presunta Violenza sessuale.

Tra le due litiganti il terzo paga.
Nipote contesa tra madre e nonna, paga lo zio.


«Voglio stare con mia madre - disse la tredicenne - perché a casa di mia nonna va spesso anche mio zio che ha l'abitudine di mettermi le mani addosso»

La frase soprariportata, costa alla zio ben 5 anni e mezzo ci carcere.

Per dettagli, purtroppo assai vaghi, sulla vicenda: www.unionesarda.it

Ora lungi da me e da questo sito giustificare tali comportamenti, se fossero reali.

L'interrogativo che vogliamo porci e porre all'attenzione di tutti, è un'altro: che cos'è la violenza sessuale in questa nostra civilissima Italia?

Questa vicenda mi fa venire alla mente, un'episodio consumatosi nel nord Italia, dove un 35 enne distrubutore di carni, addesca all'uscita di scuola una ragazza 13 enne di colore, per oltre due mesi ha rapporti sessuli completi con la minore, poi ci fu la denuncia dei genitori della ragazza, il soggetto venne incastrato dai messaggini nel cell, alla fine confessò aducendo come scusante che si era realmente innamorato, un amore di due mesi, per la legge italiana è reato consumare rapporti sessuali con minori di 14 anni a prescindere dai sentimenti, e la legge prevede per tale reato 5 anni di reclusione se il minore non è d'età inferiore ai 10 anni.
Ebbene il giudice in barba a quanto stabilito dalla legge, condanna il tizio a soli 1 anno ed alcuni mesi(8 mi pare), condanna a cui si applica la condizionale, praticamente il soggetto ha usato violenza ossia stupro visto che per due lunghi mesi più volte ha avuto rapporti sessuali con penetrazione totale, e non si farà nemmeno un giorno di carcere.

Ora in questo caso, non c'è mai stato rapporto carnale, si parla di: Palpeggiamenti e strusciamenti avvenuti sempre fuori dalle mura domestiche, senza testimoni, tante volte in auto, qualche altra al cinema. Una storiaccia andata avanti per alcuni mesi; ed inoltre di costrizione a guardare dei video pedopornografici sul suo telefonino, di questi filmati non fu trovata traccia dal perito che scandagliò su ordine del pm la memoria del cellulare.

Lo stesso pubblico ministero Rossana Allieri, vista la inesistenza di alcun riscontro, avanzò una ben più mite richiesta di condanna a soli 2 anni e mezzo, a nostro avviso sempre tanti, sia per il reato commesso, sia perchè l'accusa oltre ad essere campata in aria, ha pure uno scopo quello di parteggiare con la mamma contro la nonna.
E chi ha un minimo di conoscenze delle vicende familiari, sopratutto nelle famiglie numerose, sa che qualunque mezzo è valido pur di colpire l'odiato parente che spesso può essere la propria madre, o nonna, possibilmente da colpire tramite il presunto figlio preferito.

Ciò che colpisce comunque è il sistema di due pesi e due misure, praticamente guanto di velluto nel primo caso, e pugno di ferro nel secondo.

Tutto questo capita, sia per l'eccesiva discrezionalità del giudice, nel primo caso addirittura, piegando la legge ai suoi voleri, in paese serio un simile giudice sarebbe stato minimo sospeso dall'incarico.

Nel secondo caso capita perchè, l'attuale legge italiana, non distingue più tra una semplice pacca sul sedere, chiaramente fastidiosa e da condannare, e uno stupro consumato con violenza che chiaramente è ben altra cosa, tant'è che un tempo un simile affronto all'onore della donna e di tutta la sua famiglia veniva spesso lavato col sangue per mano dei propri consaguinei maschi.

Ora lungi da noi ritornare ai tempi bui della giustizia medievale, ma ora essere precipitati in un sistema che considera lo stupro ai danni di una ragazzina di 13 anni, pari ad una pacca sul sedere, e non mi si venga a dire che sarebbe viceversa, perchè è tempo di smetterla con l'ipocrisia del gioco delle tre carte.
Questo metro di giudizio, ha una solo vero obbiettivo considerare il rapporto sessuale, l'equivalente di qualunque bisogno o voglia o desiderio fisiologico della persona adulta o minorenne che sia, salviamo solo i bambini(cioè i minori di 14 anni).
In poche parole fare sesso e mangiare un gelato per la civilissima Italia pari sono.
Quindi nel momento in cui una "pacca sul sedere" e uno "strupro con penetrazione violenta" sono passibili della stessa condanna, il signficato di tale equipollenza davanti alla legge è chiaro e lampante, non è condannabile l'atto, ma semplicemente l'azione non richiesta o non gradita.

Se i nostri parlamentari non fossero ipocriti avrebbero chiamato questa legge, "norme contro le azioni umane non gradite".
Quindi attenzione ad abbracciare od anche ad una semplice stretta di mano se troppo calorosa e non gradita, potrebbe essere equiparata a stupro violento e 5 anni di galera non ve li leva nessuno.

Mentre l'orco 40-50-60enne od anche più che si accoppia con la bimba 14 enne possedendola e violandola in tutte i modi possibili ed immaginabili, per la nostra legge è solo un innamorato affettuoso e caloroso.

Insomma una 14 enne che secondo il nostro Codice Civile, è assolutamente incapace d'intendere e di volere, invece secondo la legge sulla violenza sessuale sarebbe in grado di valutare un rapporto carnale-sentimentale, con una persona adulta anche con differenze d'età notevoli.

Il paradosso di questa legge e che se un adulto mostra ad minore di 18 anni un film V.M. 18 compie un reato penale, se invece le scene del film, le pratica con il minore, ma di almeno 14 anni, questo adulto non compie alcun reato se il rapporto carnale e accompagnato da sentimenti amorosi corrisposti, e non ci sia alla base alcun scambio, ne di denaro ne di alcun regalino.

Questa legge era pedofila, e lo è ancora, questa legge è malata come lo è in parte la nostra società(non solo politici, ma gran parte di tutti settori dove alberga il potere).

E' estremistico, terroristico ed indegno di un paese civile mettere sullo stesso piano, uno stupro carnale con violenza, ed una pacca sul sedere.

E' pedofila una legge che ritiene leciti i rapporti sessuali tra gli adulti e i 14 enni.

Purtroppo questo aspetto della legge la maggioranza degli italiani, lo ignora.

Mentre chi di dovere, politici, giornalisti, giudici, i salotti buoni, il mondo del business, fanno orecchie da mercante e non vedono, non sentono e non parlano.